Cataloghi/TESSUTI
La tessitura manuale
parla della storia
delle civiltà dell’uomo
in ogni luogo del mondo.
Trasmette ancora
la magia che trasforma
il filo in tessuto.
La comparsa della tessitura manuale e il suo abbandono, hanno rappresentato due momenti determinanti nella visione dell’organizzazione produttiva e delle possibilità dell’uomo di intervenire sulla materia e le sue trasformazioni.
La prima tessitura manuale, cioè la costruzione dei vari tipi di telaio che consentissero di intrecciare su un ordito verticale la trama orizzontale, ha permesso all’uomo di sopperire con molta fantasia e secondo le più differenti esigenze il bisogno di coprirsi prima e di presentarsi poi, abbandonando il più rudimentale motivo legato alla sopravvivenza e alla salute, per crescere pian piano verso un’arte che diviene anche espressione di gusti e individualità.
L’abbandono della tessitura manuale coincide in questa parte di mondo con l’avvento dell’era industriale, di cui l’invenzione del movimento meccanizzato del telaio segna, secondo molta storiografia, uno degli indicatori della datazione meno approssimativa.
Lontano dalle intenzioni di questa piccola presentazione, e lontano soprattutto dalla visione di una unicità della storia letta soltanto dalla lente del "Vecchio Mondo", la tessitura industriale, quindi seriale e massiva, iniziò a diffondere secondo un commercio nuovo nei modi di penetrazione e nella conquista del consenso i suoi prodotti e le sue modalità produttive, dando una risonanza innegabile, questa si, a livello molto più esteso dei suoi confini.
Oggi nei luoghi del mondo più poveri di industrializzazione il telaio manuale è ancora fortemente presente per le esigenze primarie e la piccola economia; in questa parte di mondo più industrializzato, la tessitura manuale resta in una nicchia di artigianato molto ristretto, legato alle materie prime più pregiate presenti in specifici territori, cioè dei particolari filati, e a forti legami locali con espressioni tipiche di accessori divenuti preziosi e identificativi di un territorio.
Terra di Anisa inventa una sua appartenenza alla sopravvivenza di questa arte antica, producendo delle creazioni ispirate alla cura e all’unicità della fattura artigianale.
Lavorazioni
Tutte le lavorazioni tessili di Terra di Anisa sono realizzate con telaio manuale in legno a quattro licci, del tipo prodotto dalla ditta “Un telaio per tutti” di Stefania Rangoni; è uno strumento che non prevede alcun tipo di alimentazione elettrica, ma al contrario necessita di buone braccia e buone gambe per muovere rispettivamente la navetta e i pedali.
Anche il montaggio dell’ordito si svolge in modo totalmente manuale.
Con questo tipo di telaio è possibile tessere praticamente tutti i tipi di filato, ma è sicuramente più coerente orientarsi verso la scelta di materiali naturali, da una parte per la preziosità delle lavorazioni, dall’altra per uno stile rispettoso dell’ambiente e della salute, che ispira tutta la filosofia di Terra di Anisa.
Sono tessuti adatti alla realizzazione di sciarpe, complementi di arredo e tessuti a metraggio.
Personalizzazioni
Il sito propone immagini di vari tipi di lavorazioni con differenti filati, che sono solo spunto per un contatto personalizzato con la committenza, perché in questa linea Terra di Anisa non propone alcun campionario di vendita e sceglie di lavorare solo su progetti e realizzazioni concordate con i richiedenti.
Packaging e confezioni